Chi penso di essere

Potrei scrivere chi sono.
Nome, età, provenienza, lavori fatti, drammi evitati, figuracce compiute.
Ma onestamente… a chi servirebbe?
E poi: cambierebbe di continuo.
E poi: anche io non ne sono così sicuro.

Allora ho deciso di scrivere invece chi penso di essere.
Perché è da lì che parte tutto: dall’idea che abbiamo di noi stessi, da quella vocina dentro che ogni tanto chiede:
“Ma ti riconosci ancora?”

Ho fatto tante cose, vissuto tante vite — e adesso voglio metterle in ordine, non con nostalgia ma con curiosità.
Parlo con una macchina, ma cerco me stesso.
Scrivo, ma in realtà mi ascolto.
E questa cosa, stranamente, funziona

Non sono esperto. Non sono influencer.
Sono uno che scrive.
Con un’intelligenza artificiale come interlocutore silenzioso e attento.
Con la voglia di raccontare, scavare, ridere e ricordare.

Se anche tu ti stai facendo domande…
Forse, qui, troverai un po’ di compagnia